martedì 5 maggio 2015

Mockingbird In diretta dall'Inferno - Recensione 9


+Falso documentario @ IL CLOWN = RISATE
+Intro Forte @ BISOGNA USCIRE IL FERRO
+Diverse storie che si susseguono parallelamente al finale
+La videocamera
+Un gioco
+Capitoli
+IL GIOCO
+Lenta, ma la tensione sale
+Psicologico---Prank---Molestie---Cell bombing
+Il Clown
+Tempo dilatato
+Finale shock

+/- Inquadrature un pò stressanti

-Tensione un pò troppo lenta a salire
-Reazioni umane discutibili
-Scopo del gioco ? Non si sa, ma sicuro la morte



MockingBird In diretta dall'Inferno è un film del 2014 diretto da Bryan Bertino della durata di 81 minuti girato con la tecnica del falso documentario (del quale purtroppo sono un accanito fan).
Premetto che questo è un film scelto al buio, quindi senza aver letto uno straccio di trama, e senza ne se ne ma, la copertina era invitante con un bel pagliaccio che sembrava così cattivo.
Della trama non parlerò molto, come capirete in seguito non è necessario.
L'intro ci butta li per caso una serie di immagini durante le quali viene ripresa una morte, e qui mi pregustavo uno stile snuff, ma no.
Il tutto verrà diviso in capitoli o episodi, tanto che si sembrerà di vedere un film di Tarantino ma senza quegli sbalzi temporali che danno un pò al cervello e causano trip involontari.
Quindi una coppia, una persona normale ed un tipo un pò esaltato ricevono una videocamere in premio ad un concorso.
Quindi tre situazioni, tre videocamere, queste videocamere all'apparenza innocue non causano sospetto a nessuno, anche se erano già accese e in ripresa già nella scatola.
Un solo biglietto, continua a filmare.
E così fanno tutti, anche perchè le videocamere si scopre non possono essere spente.
Da qui in realtà si susseguono dialoghi su dialoghi, che fanno calare quell'atmosfera di ansia e del chi va la.
Per un pò non accade nulla.
Cambi di scena per mostrare gli antri "vincitori" e il capitolo si chiude.
Questi vincitori vengono invitati a fare un gioco, dovranno continuare a filmare e portare le loro riprese alla strada MockingBird, il tutto completato da videocassetta contenenente immagini dell'intro e la famosa frase : IO TI VEDO ! Panico.
E qui mi sono detto, bene ora verranno messi l'uno contro l'altro, lotte infinite, violenza domestica e delirio.
Invece no, la tensione inizia a salire, chiavi scomparse, telefoni che squillano, un cell bombing costante, tantissimi prank e molestie varie.
Succede tutto in fretta e il tempo sembra fermarsi in attesa di una vittima.
Ma no. Continuo a sbagliarmi.
La questione però diventa chiara, è tutta una psicologia per renderli totalmente incapaci di ragionare.
Ora qui ci sono un paio di cose da precisare, se ti succedono queste cose, o semplicemente vieni molestato da qualcuno fuori casa, sei in America, ed hai una pistola, hai l'obbligo di "uscire il ferro" e risolvere le cose come nel vecchio west.
No ma che dico, devi per forza scappare in giro per casa trascinandoti dietro la moglie che ti invita lei stessa a prendere la pistola.
Il clown.
Ora ci si aspetta che il clown sia l'assassino, il pezzo marcio, l'autore di tutto come in un perverso Saw.
Invece il clown è un "concorrente" del gioco ! Viene invitato a fare cose totalmente senza senso che scadono nel ridicolo e a scatenare le risate è la sua voglia di fare, attirato da una cifra di denaro al termine del gioco.
Quindi il clown è un pezzo davvero fondamentale da come capiremo (o forse no) proseguendo la visione.
Il punto è che il film dura sostanzialmente pochissimo, un'ora e dieci minuti se togliamo i titoli di coda, ma ci sembreranno ore ed ore in attesa di una conclusione che ci tiene in una specie di bilico fra noia e tensione.
Sembra che io voglia dare addosso sempre allo stesso punto in ogni film, ma le reazioni umane sono davvero pessime.
Non parlo del clown o della donna li a caso, ma della coppia, infatti sono loro la nota che stona durante il film; presi dalla foga di decidere insieme come gestire, danno ognuno consigli all'altro e nulla di fatto, gente che corre per casa alla ricerca di chi sa cosa.
Dopo tutto questo delirio nelle tre storie finalmente si arriva ad un punto cruciale, vengono tutti invitati ad andare in questa strada chiamata MockingBird.
C'è una casa con palloncini rossi, e tutti vi entrano.
I dettagli li lascio alla vostra visione, ma il finale è qualcosa di totalmente assurdo.
Due persone armate con i nervi a fior di pelle vengono spaventato dal clown che appare all'improvviso credendo di trovarsi ad una festa.
Spari, urla, tutti morti.
Però, dopo una piccola pausa, la videocamera viene raccolta, non si sa da chi, una inquadratura mostra dei bambini truccati da clown, quindi i presunti artefici di tutta la perversione vista.
Shock totale, mai avevo visto un finale così vuoto e pieno allo stesso tempo.

Voto finale un 6,5 piena, idea carina che poteva essere sviluppata meglio, molte cose sono poco credibili e stonano, ma il falso documentario e l'ottima recitazione coinvolgono e sembra di aver passato molto più tempo in compagnia di questo psyco horror, consigliato per una serata horror senza troppe aspettative.

                                                                                      A Cura di Artic

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