domenica 20 ottobre 2019

Epica - Design your Universe - Gold Edition Recensione Album #27


A cura di Anthony
Attenzione : Recensione già pubblicata da me su All Around Metal

Sono passati tre anni dall’ uscita di “The Holographic Principle” e gli Epica, non si può certo dire che ci abbiamo lasciati a bocca asciutta in tutto questo periodo, hanno seguito l’album principale infatti, ben altri due lavori in studio, un Ep contenente i brani scartati da “The Holographic Principle”, cioè “The Solace System” e persino un secondo mini-album chiamato “Epica vs. Attack on Titan Songs”, cioè una manciata di cover con tanto di versione strumentale annessa, delle musiche ufficiali del cartone animato giapponese “Attack on Titan”, una vera chicca sia per i fan della band che per chi ama l’animazione. Ora, in occasione del decennale dell’uscita di “Design your universe”, uno dei punti fermi degli olandesi, tanto da essere definito il vero capolavoro della band, amatissimo da critica e pubblico (personalmente amo la loro musica in toto, quindi non saprei scegliere un lavoro superiore agli altri), viene presentata questa “Design your universe Gold Edition”, una nuova versione rimasterizzata dell’intero album, completo della traccia bonus “Incentive”, originariamente presente solo nella versione Digipack dell’album e, di un secondo disco, contenente le versioni acustiche di : “Burn to a Cinder”; “Our Destiny”; “Unleashed; Martyr of the Free Word”; “Design Your Universe (A New Age Dawns) [Pt. VI]”. Il tutto poi è stato accompagnato da un lyrics video e dal videoclip di Martyr of the Free Word (Acustic Version) in cui la divina Simone Simons è l’unica a comparire sullo schermo. Una band infaticabile quindi, che dopo l’uscita di un capolavoro come “The Holographic Principle”, sforna nuovo materiale come il fornaio sforna il pane al mattino, soffice, fragrante e buono da morire, perché quest’album, nonostante sia solo una nuova versione di un lavoro che tutti già conosciamo, è pregno di energia, di novità, è fresco come se fosse tutt’ora il 2009 (aspettate di sentire la nuova versione di “Deconstruct” poi mi direte!). Anche se personalmente non sono un fan delle versioni acustiche, soprattutto quelle tratte da pezzi così grandiosi, solenni e pomposi, questi pezzi riveduti e riadattati per il suono senza distorsioni, non perdono l’immensa magniloquenza che contraddistingue tutta la musica degli Epica, mi trovo quindi a consigliarlo assolutamente per chi ama il genere e ancor più se amate la band, ma anche per chi non è un fan, ma apprezza la buona musica, perché questo non è solo un bel pezzo da collezione, nella discografia di un gruppo sempre più vicino alla leggenda, ma anche e soprattutto un grande esempio di buona, ottima musica, anzi di più : Arte.

Anthony

CD1:
Samadhi - Prelude

Resign to Surrender (A New Age Dawns) [Pt. IV]

Unleashed

Martyr of the Free Word

Our Destiny

Kingdom of Heaven (A New Age Dawns) [Pt. V]

The Price of Freedom - Interlude


Burn to a Cinder

Tides of Time

Deconstruct

Semblance of Liberty

White Waters

Design Your Universe (A New Age Dawns) [Pt. VI]

Incentive

CD2:
Burn to a Cinder (Acoustic Version)

Our Destiny (Acoustic Version)

Unleashed (Acoustic Version)

Martyr of the Free Word (Acoustic Version)

Design Your Universe (A New Age Dawns) [Pt. VI] [Acoustic Version]


sabato 5 ottobre 2019

La strada - Cormac McCarthy Recensione Libro #2



A cura di Anthony

Amavo il post-apocalittico, amavo Giger, Fallout 4, Mad Max, Ken il Guerriero, Metro 2033, ho letto La Guerra dei Mondi, visto una marea di film di Zombie, fumetti, qualsiasi cosa, sembrava tutto così figo, così emozionante !! Poi è arrivato "La Strada" di McCarthy: Adesso il post-apocalittico mi terrorizza.
Questa non è un'opera per tutti, le persone impressionabili (e non ho detto "facilmente"), dovrebbero starne alla larga, anche dal film, che comunque è molto più blando, scremato da svariate scene cruente che sono presenti nel libro, ma allo stesso modo veramente angosciante e spaventoso in alcuni tratti.
La capacità di McCarthy di suscitare emozioni così oscure con poche frasi e senza quasi accenno di descrizioni è incredibile, riesce a creare immagini molto complesse e a farti sentire la drammaticità della situazione in cui i protagonisti sono coinvolti, semplicemente accennando ciò che sta accadendo. Grande è inoltre la capacità dell'uso delle pinze narrative, un uso sapiente e mirato al fine di creare molta più angoscia, l'autore sa quando il cervello ricollega i punti, autonomamente e ti devasta con una presa di coscienza che il lettore ha, senza nessun ulteriore indizio da parte dello scrittore. Uno scenario così assurdamente realistico, per una situazione che (fortunatamente), non viviamo e probabilmente non vivremo per molto tempo, almeno mi auguro, eppure McCarthy presenta quello che potrebbe essere lo scenario più plausibile e reale che un uomo e suo figlio si troverebbero ad affrontare in una situazione simile.
Personaggi volutamente senza nome, profughi, due dei tanti, sappiamo di loro solo ciò che vediamo con gli occhi, che sono un uomo e un bambino, che sono stanchi, affamati, hanno bisogno d'aiuto, che una volta avevano qualcosa, ora hanno solo stracci e ciarpame. Chi sono ? Nessuno, sono profughi, due in mezzo a migliaia, milioni di altri, due in mezzo alla strada, non hanno nome, non hanno niente.
Si tratta di una lettura veramente devastante, consigliato per chi vuole farsi del male, se sapete che vi impressionate però, lasciate stare. Questo lavoro riesce a terrorizzare sul serio, non essendo un horror, forse è questa la cosa più sconvolgente.

 Anthony