giovedì 30 agosto 2018

La Bufera sull'Agglutination Metal Fest e la risposta dei Death SS


ATTENZIONE : Articolo già pubblicato da me su All Around Metal

La stampa è un mezzo potente. Lo sappiamo tutti e come tutte le cose potenti, è molto, molto pericoloso darla in mano a chi non è capace di controllarla, perché come ci insegna il buon Spiderman “Da un grande potere, derivano grandi responsabilità”, ed anche il rischio di fare, o di dire, come in questo caso, grandissime stronzate.  Quando si parla di qualcosa che non si conosce soprattutto, si rischia non solo di fare una grandissima figura di merda e questa, ben venga, perché è così che si combatte chi ha la bocca inversamente proporzionale alle dimensioni del cervello, ma soprattutto, si rischia di fare dei grossi danni ad altri e questo non si deve permettere che avvenga. Mi riferisco alla inutile, ridicola, stupida e vergognosa polemica che si è abbattuta sull’Agglutination Metal Fest negli ultimi giorni, in particolare sulla vicenda che vede coinvolti (eh, si, dopo quarant’anni di carriera…) i Death SS. “Satanismo”; “E’ stato commesso uno scempio”; ”Il popolo lucano non merita questo” ma soprattutto “Sacrifici di animali” e “Tombe profanate”, fin qui, ci sarebbe da ridere e mandare a cagare, se non fosse, che l’Agglutination è il più grande festival di Heavy Metal del sud Italia, che è il più longevo di tutto il nostro Paese e che è sempre una grande festa ogni anno. I Death SS sono una band molto scenica e teatrale, che si rifà spesso al teatro nero e agli spettacoli di inizio ‘900 del “Grand Guignol”, un particolare tipo di opere teatrali, caratterizzate da un gusto molto macabro e violento. Opere Teatrali, scena, finzione, ARTE, che evidentemente chi ha rivolto queste accuse alla band, non conosce e non riesce a comprendere, ma, da che mondo è mondo, l’arte deve essere irriverente, per smuovere le coscienze e portare la gente a pensare…prima di scrivere cazzate! Mi sono sempre chiesto perché un libro horror, è comunque una grande opera, un romanzo gotico, cultura; perché un film horror, è una “cosa da ragazzini”, per spaventare le compagne di classe per poi tranquillizzarle a colpi di baci e carezze; ma una canzone metal no, quella non può essere che satanismo e quindi prete, parrocchia, indagini, sacrifici umani, esorcismi! Siete davvero ridicoli, seppur interessanti. Interessante è come non capite che come esiste un film horror, così esiste anche un libro horror ed allo stesso modo esiste anche la musica dell’orrore! Nessuno si sognerebbe di dare del satanista al regista de “L’Esorcista” oppure a Dario Argento e, tenetevi forte : I Death SS fanno musica dell’orrore !! Pazzesco vero? Eh già, ma è così, mettetevi l’anima in pace, l’horror metal è stato proprio creato dalla band toscana negli anni ’70, figlio di quello shock rock che ha reso celebri Alice Cooper, Kiss, Mercyful Fate e King Diamond, lo stesso Marilyn Manson e molti altri grandi artisti che, oggi, all’inizio della seconda metà del 2018, si devono sentir dire le stesse cazzate di quarant’anni fa. Ma che parliamo a fare? Vorrei soffermarmi soprattutto sulla grandissima, enorme cazzata dei presunti “Sacrifici animali”, compiuti dalla band stessa: Steve Silvester (fondatore e cantante dei Death SS), è vegano, VEGANO, gestisce un ristorante a Firenze, il cui menù è totalmente vegano ed inoltre, è in prima persona impegnato nel difendere i diritti degli animali, aiutando i canili, i rifugi per animali, le colonie feline e via dicendo, una persona straordinaria, di una sensibilità e passione unica, che si deve sentir dire che uccide animali, per scopi occulti e satanici. Un’accusa ridicola e vergognosa, che copre di infamia unicamente chi l’ha mossa e chi gli dà retta. Una persona tra l’altro molto famosa, spesso invitata a partecipare ad eventi sulla RAI e che ha recitato nei panni di se stesso, anche in una fiction! La cosa buffa, è che alla fine dello show, Gerardo Cafaro (da sempre organizzatore e patron dell’Agglutination), è salito sul palco per salutare il pubblico dicendo “Ringrazio Dio che sia andato tutto bene, ho pregato tanto e il Signore ci ha concesso anche quest’anno la nostra festa!” e tutti, tutti nel pubblico, hanno applaudito e ringraziato. Io ero presente, al contrario di chi ha attaccato l’evento, che si sono informati “con articoli e video”, articoli di chi ne sapeva anche meno di loro e gli unici video del concerto che ho trovato, sono su youtube ripresi dal pubblico con i cellulari, che a causa delle luci e del movimento, al massimo si riconoscono le sagome, come si può sperare di informarsi guardando materiale del genere? Non voglio entrare poi nella vicenda politica, perché come sempre in Italia, quando accade qualcosa è sempre per motivi politici, perché quando non si può battere qualcuno alle urne, è meglio screditarlo il più possibile stando all’opposizione, gufando per una fine di mandato anticipata. Quello che mi chiedo, è cosa ci fa in politica, gente a cui non frega niente della propria terra. Queste persone non sono qui per fare del bene all’Italia, al territorio lucano o alla città di Chiaromonte, ma evidentemente solo per screditare, infangare e coltivare interessi personali. Vado ogni anno a Chiaromonte, ho amici che vivono ed abitano lì, so quanto può essere isolato e deserto, soprattutto in inverno, ma conosco anche il cuore e la cordialità dei residenti, che sempre accolgono il festival con interesse e gentilezza, da ventiquattro anni accolgono questi capelloni coi tatuaggi e i vestiti di pelle, che magari portano anche un po’ di allegria e qualche (brutta si intende) faccia nuova. Se davvero tenessero al bene della propria regione e città, aiuterebbero un festival che fa comunque incassi che restano a livello locale, invece di far ridere i polli, chiedendo ridicole sanzioni di “50 euro”, perché “I Death SS hanno bestemmiato”, cosa tra l’altro, assolutamente non vera. Avrebbero aiutato l’organizzazione e avrebbero accresciuto la popolarità e possibilità dell’Agglutination di crescere e creare turismo, invece di infangare chi con grande fatica, impegno, e rimettendoci di tasca propria, ha sempre lavorato per il solo amore dell’arte, della cultura e per amore della propria terra. Per concludere, voglio dire che sarebbe troppo comodo per me ora, ricordare ai signori accusatori, che proprio in questi giorni, Papa Francesco è al centro delle polemiche per gli scandali di pedofilia nella Chiesa e che quindi farebbero meglio a pensare ai loro problemi, invece di attaccare uno show, tra l’altro a pagamento, a cui si assiste solo se lo si vuole! Invece voglio invitare, con tutto il rispetto e l’amicizia che posso, queste persone ad informarsi meglio, su cos’è realmente il mondo metal, dove fratellanza, amicizia e sensibilità, sono molto più presenti che in qualsiasi altro ambiente abbia io frequentato, ad informarsi sulle band e sulla loro arte e studiare cosa è realmente il satanismo, in modo che vedranno con i loro occhi, che la cattiveria e i rituali di sangue, non fanno parte della nostra arte, sarebbe troppo facile attaccare, insultare e far notare le ipocrisie e la cattiveria con cui hanno infangato un evento che è già di per se complicato da mettere in pratica, figuriamoci nel sud Italia, dove anche le band più grandi e famose, non mettono mai piede, “sarebbe una volgare manifestazione di potenza” (giornalistica), tanto per fare una citazione a tema, far notare che se questa è “la musica del diavolo”, allora è quella di Dio, ad avere qualche problema. 

Anthony

Ecco il comunicato pubblicato sulla pagina dei Death SS, riguardo la vicenda. A Gerardo Cafaro e ai Death SS il nostro sostegno e la nostra solidarietà. #lungavitaagglutination
Anthony
I DEATH SS RISPONDONO ufficialmente alle accuse da parte del “Consiglio Pastorale Parrocchiale e gli Operatori Pastorali” di Chiaromonte, in seguito al concerto Agglutination.

Riscontriamo il comunicato firmato dal “Consiglio Pastorale Parrocchiale e gli Operatori Pastorali” di Chiaromonte (PZ) all’indomani del Festival Musicale Agglutination del 19 agosto 2018, del quale respingiamo integralmente il contenuto.

Chi ha predisposto il comunicato, con toni solo apparentemente pacati, sembra ignorare che in Italia la libertà di espressione, anche artistica, è tutelata dalla Costituzione senza limitazioni di sorta; e che reati anacronistici, come quelli cui il comunicato sembrerebbe fare riferimento, sono stati depenalizzati.
Ciononostante ci troviamo costretti, per difendere la nostra immagine, a rispondere punto per punto alle accuse che ci vengono mosse.

Da più di 40 anni i DEATH SS portano in scena con successo sia in Italia che all’estero una rappresentazione teatrale di genere horror/grand-guignol, e sono considerati capostipiti di un genere musicale e artistico che fonda le sue radici sulla rappresentazione di scene DARK - GOTHIC - HORROR, alla stessa stregua della visione di un film, come del resto fanno da decenni altri artisti di riconosciuta fama mondiale, quali BLACK SABBATH, ALICE COOPER, ROB ZOMBIE o MARILYN MANSON tra i tanti.

La band non interagisce col pubblico, limitandosi a suonare e a portare in scena i vari sipari teatrali che la singola canzone interpretata richiede, senza emettere proclami o incitazioni di sorta, a favore o contro qualsivoglia ideologia religiosa o politica.

La band non ha mai professato apertamente alcuna religione, né tantomeno promosso il satanismo o atti di vilipendio al cristianesimo o ad altre confessioni; né i suoi musicisti appartengono ad alcuna associazione religiosa. L’uso di alcune iconografie religiose ha puro scopo teatrale.

Le croci utilizzate sul palco sono coreografie rappresentanti un cimitero, entro il quale si svolge la rappresentazione in copione, e non sono utilizzate capovolte come nell’iconografia satanica (che chi ha predisposto il comunicato dimostra di non conoscere). 
La croce di fiamme esibita durante la canzone “Terror” non intende profanare il Crocifisso in alcun modo, bensì l’esatto opposto, in quanto rappresenta la luce della ragione che mette in fuga le anime erranti (in questo caso gli zombie che escono dal cimitero, interpretati da appositi figuranti truccati).

L’atto autoerotico che sembra tanto scandalizzare il Consiglio Pastorale, non è che un richiamo a film horror come “L’Esorcista” o “ I Diavoli” di Ken Russell, ai quali la canzone “vampire” si ispira.

Riguardo invece il lamentato “uso sacrilego del calice e delle ostie con un rituale macabro mediante l’uso di un incensiere realizzato con il teschio di una capra fumante, il cui significato è (per loro) inequivocabile”, invitiamo i solerti censori (che evidentemente non hanno neppure guardato bene lo spettacolo) a fare maggiore attenzione. Le “ostie” erano cialdini farmaceutici e sono stati manualmente distribuiti a fine concerto dalle tre attrici durante il brano “Heavy Demons”, mentre “l’incensiere” in questione è il simbolo della divinità animistica haitiana “Baron Samedi” (il cosiddetto “guardiano dei cimiteri”), ed è costituito da un trittico di teschi, umani ed animali (ovviamente finti) con un sigaro acceso in bocca. 
Non c’è quindi alcun nesso, neppure temporale, tra la realtà dei fatti e le accuse contenute nel comunicato, che nascono da un’interpretazione, nella migliore delle ipotesi, superficiale e arbitraria.

Ciò che secondo il Consiglio Pastorale è “un messaggio altamente non educativo”, altro non è che un tipo di spettacolo, evidentemente non adatto al gusto e alla sensibilità degli Operatori Pastorali; spettacolo al quale, se non gradito, bastava non presenziare.

Riteniamo poi particolarmente sgradevole e fuori luogo quanto apparso sul quotidiano Gazzetta Del Mezzogiorno , Edizione di Potenza . A pag. 9 dell' edizione del 28 agosto nell’articolo a firma di Massimo Brancati: “..in paese c’è chi parla di sacrifici di animali DURANTE e dopo il (nostro) concerto, all’interno di un rituale macabro”; il quale giornalista riporta volentieri chiacchiere prive di qualsivoglia fondamento, piuttosto che sentire cosa i sottoscritti avessero da dire: gli avremmo spiegato che buona parte di noi è dichiaratamente e comprovatamente vegano e animalista.

Dello stesso tenore quanto dichiarato dalla sig.ra Valeria Giorgio al portale Sassilive.it il 28.08.2018, la quale (citando disposizioni normative a casaccio o inesistenti) chiede che le autorità competenti verifichino se possiamo essere incriminati per qualche reato.
Invitiamo la sig.ra Giorgio a studiare meglio il Codice Penale: si accorgerà che siamo nel 2018, e i reati da lei citati sono stati in gran parte depenalizzati da un pezzo; e la invitiamo anche a dimostrare che il DEATH SS abbiano commesso gli atti da lei citati, durante il concerto.

Ulteriore invito ci permettiamo poi di rivolgerlo agli “Operatori Pastorali” del Consiglio di Chiaromonte: a verificare con più attenzione la natura del messaggio che credono di aver ricevuto, e ad abbassare i toni inquisitori nei confronti di un gruppo che da oltre 40 anni non offre altro che una rappresentazione artistica, seppure estrema: e ciò senza perseguire fini religiosi o politici, come invece appare evidente dai succitati articoli, dove il concerto e la sua presunta “blasfemia” paiono un evidente capro espiatorio per una lotta intestina di potere ai danni dell’Amministrazione che l’ha organizzato.
La politica, come già detto, non ci riguarda: ma ogni atto calunnioso o diffamatorio nei nostri confronti troverà d’ora in avanti pronta e adeguata risposta in tutte le sedi competenti.

Concludiamo riportando parte del commento del solo pubblico che ci interessa, i giovani di “Basilicata Metal” che, lungi dall’essere burattini manovrati da “insidiose ed oscure forze maligne”, sono venuti al Festival per l’unico motivo per cui è stato organizzato: passare una giornata pacifica nel segno della musica e dell’intrattenimento. 
“…..Si tratta dunque di un festival in cui gli spettacoli hanno appunto argomenti artistici, nell'accezione più democraticamente pluralista e rispettosa delle libertà di pensiero e di espressione garantite dalla Costituzione Italiana. È una manifestazione culturale che non viene imposta alla collettività come accade con altri tipi di manifestazioni: chi non ritiene interessante assistervi o per suo gusto o per sua sensibilità non è costretto a farlo, essendo uno spettacolo a pagamento a cui può assistere solo chi decide di sua spontanea volontà di pagare un biglietto. La presenza delle forze dell'ordine e di diverse testate giornalistiche e televisive dall'inizio alla fine del festival (come in ogni grande manifestazione che si rispetti in Italia) è a testimonianza, fra l'altro, dell'inconsistenza delle calunnie portate avanti da persone che non erano presenti, ma pronte ad inventare assurdità che vanno oltre l'offesa per l'intelligenza di chi legga le dichiarazioni in questione. Attaccare in maniera così pusillanime e priva di fondamento quella che è la più importante manifestazione culturale per decine di migliaia di cittadini italiani è un pericoloso ed antidemocratico attacco alla libertà di ogni cittadino, un'imposizione a cui fermamente noi metallari italiani ci opponiamo, con piena fraterna solidarietà e facendo quadrato attorno a Gerardo e all'Agglutination, senza distinzioni di idee politiche, filosofiche, religiose…”

I DEATH SS

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