giovedì 23 febbraio 2017

Scuorn - Orgoglio Campano ! - Intervista #3



A cura di Anthony


Gli Scuorn sono una realtà ben consolidata ormai, un nome di rilievo della scena underground italiana, non solo campana. Un esempio palese e lampante di come il metal estremo trovi terreno fertile anche nel caldo sud e che non sempre ha bisogno delle gelide lande del nord Europa. Giulian, cantante e unico membro fisso della band, ci racconta il loro lavoro.

1- Innanzitutto salve Giulian e benvenuto, è bello vedere una band nostrana di tale spessore ! Parlaci di Scuorn. Come e quando è nato questo progetto?

Giulian : Scuorn nasce nel 2008 con l'intenzione di essere il primo ed unico progetto black metal cantato interamente in dialetto napoletano che prevedesse l'utilizzo di tutti gli strumenti folkloristici tradizionali partenopei.

2- Parlateci del vostro nome, da cosa deriva "Scuorn" ?

Scuorn in napoletano significa "vergogna". 
Spesso le persone si vergognano delle propria città o delle proprie origini. Accade anche a molti napoletani, sopratutto quando ci si trova in altre regioni d'Italia o all'estero. Al contrario, la nostra cultura e la nostra storia sono qualcosa di meraviglioso, apprezzate in tutto il mondo e devono tornare ad essere motivo di vanto per tutti noi partenopei.
     
3- "Parthenope" è il titolo del vostro album, cosa dobbiamo aspettarci ? Si tratta di un concept ?

Si, "Parthenope" è un concept album incentrato sull'era greco-romano della nascita di Napoli, nel quale ogni brano rappresenta una specifica leggenda appartenente a questo periodo storico. Interamente cantato in Napoletano, l'album è caratterizzato da un epic black metal arricchito dalla presenza di orchestrazioni sontuose ed apocalittiche, ad opera del maestro Riccardo Studer (Stormlord), l'utilizzo di stumenti folk tradizionali partenopei come il mandolino, la tammora, il tricchebballacche, lo scetavajasse, il putipù ed altri, e la presenza di diversi guest, ciascuno dei quali ha interpretato un diverso personaggio del concept con delle parti narrate. Troviamo Daniele "Ogre" Crisitano nel ruolo di Publius Vergilio Maro, Marco "Wolf" Lauro nelle vesti di Dragonizio, Tina Gagliotta in quelle della sirena Parthenope, Diego Laino che ha interpretato Ulisse, e Libero Verardi nel ruolo di Polite. La produzione è stata opera del grande Stefano "Saul" Morabito, che ha registrato mixato e masterizzato l'album ai famosi 16th Cellar Studio (Fleshgod Apocalypse, Hour Of Penance) di Roma.

4- Molte band che suonano metal estremo, si rifanno a leggende e tradizioni del nord Europa, per le atmosfere dei loro testi, voi invece siete fedeli alla vostra cultura campana, è un modo per restare fedeli al Black metal, che vuole che si onorino le proprie tradizioni (di qualsiasi posto siano) o è un modo per non allontanarsi dal territorio e restare comunque legati ad una certa scena partenopea, appunto ?

La scelta è ben precisa e volutamente marcata. Nel mio caso, reputo innaturale parlare di tradizioni e culture diverse dalla mia. 
A Napoli nessuno ha voluto farlo in modo cosi deciso e dichiarato prima di me e del progetto Scuorn, ma spero che le cose cambino nel futuro.

5- Come nasce la scelta di accostare strumenti classici nel Black Metal ?

E' stata una scelta naturale. La canzone classica napoletana prevede spesso l'utilizzo dell'orchestra, che possiamo trovare anche in diversi progetti symphonic black metal, mentre quella popolare vede l'impiego massiccio di strumenti tradizionali locali, ampiamente utilizzi anche nel folk black metal. Inoltre, basta pensare al mandolino, strumento principe della cultura partenopea, la cui tipica plettrata anticipa di diversi secoli l'utilizzo della tecnica chitarristica del "tremolo picking" così diffusa nel black metal. Da qui nasce la definizione di Parthenopean Epic Black Metal.

6- Quali sono le band a cui vi ispirate ?

La proposta musicale di Scuorn vuole essere unica e distintiva, difficile da paragonare a qualunque altra. 
Ovviamente è normale per tutte le band avere delle influenze, nel mio caso traggo la maggior ispirazione dalla canzone napoletana classica e dalla musica popolare locale.

7- La band esiste dal 2008, com' è cambiata la scena metal campana in questi anni ?

Di gruppi storici della scena ancora in piedi ce ne sono pochissimi, ma al tempo stesso nuove proposte di valore stanno emergendo, basti pensare a band come Pàrodos e Disturbia. La partecipazione e la qualità degli eventi sta migliorando rispetto a qualche tempo fa. La risposta avuta al Cult of Parthenope Black Metal Fest 2016 (primo sold out di un evento metal a Napoli), svoltosi a Novembre con Negura Bunget e Scuorn, che mi ha visto nella duplice veste di organizzatore e musicista in due delle band in scaletta, fa ben sperare. Segno che la scena campana esiste ed è viva, va soltanto incentivata e stimolata con le giuste proposte.

8- Ma...sbaglio o quella che indossi è una maschera da Pulcinella ? Parlaci di questa scelta !

Si, è una maschera di Pulcinella in versione "Petito", una delle figure più importanti del teatro napoletano dell'Ottocento. Realizzata in cuoio e a mano su misura per me dall'artista napoletano Pasquale Di Sarno. La scelta ricade sull'importante significato iconografico che la maschera ha nella cultura partenopea. Rappresenta l'amalgama e la sovrapposizione di culti e significati antichi, nati dalle diverse culture che si sono succedute nella città, e trasmesse al popolo partenopeo nel corso dei secoli. Esprime l’anima popolare di Napoli, incarna la plebe cittadina, ma indossarla è anche l'occasione per dire cose non dovute. Non è la persona che parla, ma il personaggio, il soprannaturale che prende il sopravvento. Quale miglior modo per decantare i misteri delle terre napoletane ...

9- I vostri testi, parlano di un tema in particolare ? Quali sono le tematiche di cui vi piace parlare ?

I testi di Scuorn narrano di leggende, cultura e folklore partenopeo, nell'intento di voler ripercorrere la storia di Napoli dalla sua nascita ai giorni d'oggi.
Tendenzialmente, ogni album è stato e sarà incentrato su di uno specifico concept relativo ad un determinato periodo storico.

10- Una domanda che faccio sempre è, con chi vorreste condividere il palco ?

Le band con le quli mi piacerebbe suonare sono tante, su tutte direi Dimmu Borgir, Septicflesh, Fleshgod Apocalypse e naturalmente Inchiuvatu.

11- Dal 2008 ad oggi, solo un Demo e un singolo prima di Parthenope, come mai non ci sono stati altri lavori in studio ?

Il progetto ha avuto una prima fase a due membri dal 2008 al 2010, durante la quale è stata registrata la prima demo "Fra Ciel' e Terr'" (2008), e seppur con mezzi molto scarsi e bassa qualità di produzione sono state gettate le prime basi a livello di sound e concept. Dopo alcuni anni in cui la band è stata messa in stand-by, nell'Agosto del 2014 ho deciso di riprendere il progetto al 100% stavolta con una veste più professionale e come one-man band, iniziando il songwriting di "Parthenope". Un processo molto lungo e dispendioso, che finalmente culminerà con la release dell'album il 25 Febbraio 2017 per l'etichetta Dusktone (Opera IX, Svalterder, Kvalgaar).

12- Ringraziandovi per il tempo concessoci, lascio a voi la chiusura

Grazie a voi. Vi ricordo che "Parthenope" è già disponibile in PRE-ORDER sugli store ufficiali Scuorn e Dusktone in diversi formati, e che nel mese di Marzo partirà il "Parthenope Italian Tour 2017" con 5 date tra nord,centro e sud Italia a supporto del nuovo album. Worship the Cult of Parthenope !!!


Anthony

Band : Scuorn

Line up : Giulian - Vocals, All Instruments & Orchestral Arrangements

Genere : Parthenopean Epic Black Metal

Paese : Italia

Città : Napoli

Discografia :

Fra ciel' e terr' Demo 2008
Fra ciel' e terr' Single 2016
Parthenope   Full-length 2017


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