domenica 23 febbraio 2020

Voland - "Voland 2" - Recensione Album #29




Dopo il debutto omonimo del 2008, tornano i Voland con il secondo Ep, chiamato “Voland 2”, uscito in mini-cd nel 2017 di cui sto per parlarvi, con un po’ di ritardo (mea culpa).
La prima cosa che salta all’occhio, è sicuramente il formato in cui sono racchiusi i quattro brani che compongono “Voland 2”, i mini dischi sono rari, scomodi e ognuno, legittimamente, si chiede se funzionano nel proprio impianto. Ma, com’è ovvio che sia, dietro una scelta particolare, c’è sempre una ben precisa scelta artistica o anche semplicemente stilistica. Bando alle ciance, iniziamo subito!
“1917”, è il primo pezzo, l’inizio di questo black metal sinfonico e grezzo con cantato in italiano, che alterna uno scream sfatto e sinceramente poco convincente, ad un cantato simil-lirico curioso che alterna l’italiano al russo. I testi infatti parlano della Russia sovietica e rivoluzioni proletarie, quasi a voler sfacciatamente dimostrare che il black metal non è sinonimo di destra e non è unicamente accostabile alla parte di pubblico che oltre al cuore, di nero ha anche la camicia… Personalmente, la politica in musica mi ripugna, da qualsiasi parte arrivi. La politica divide e la musica unisce, non vedo come le due cose possano convivere, quindi non apprezzo la scelta dell’argomento trattato, ma non in quanto “rosso”, ma in quanto politico. Avrei preferito l’ennesima storia di demoni, tagli sui polsi, sangue e sesso, e l’ennesimo sermone sull’arrivo dell’apocalisse e l’ascesa di Satana.
Ma tant’è, proseguiamo quindi con “Ottobre”, questa volta totalmente cantata in italiano. Le tematiche restano le stesse, ma la produzione sembra migliorare, o forse sono le mie orecchie ad essersi abituate al sound dei bergamaschi e mi trovo ad apprezzare maggiormente, a livello musicale, questo brano rispetto all’apertura. Interessante il riffing dilatato e solenne e il ritmo sostenuto rende tutto piacevole e adatto ad un bel head-banging.
“Dubina”, e la sua cantilena, aprono velocemente prima del sinfonico riff, potente e solenne, rapido si muove e segna solchi che di colpo diventano scarlatti, sotto un testo di nuovo cantato in italiano ed in russo, con addirittura una strofa in tedesco! Una prova di black metal poliglotta notevole, ma soprattutto violento e convinto nei propri valori e convinzioni, che, chi apprezza la musica politicizzata o ne condivide gli ideali, apprezzerà sicuramente.
L’outro è un componimento strumentale, salvo per qualche campionamento, che ci immerge direttamente nel vissuto del periodo, quel 1917 in cui la rivoluzione d’ottobre lasciò il suo segno nella storia, facendoci assaporare la realtà del momento, i suoni, ma anche gli odori e i sapori che quella gente respirava e viveva ogni giorno.
Sicuramente un lavoro controverso che non piacerà a tutti, ma ciò non toglie nulla alla maestria ed all’epica ferocia dei “Voland”, che tirano fuori un lavoro, sicuramente da ascoltare! Scusandomi per il ritardo della recensione, vi invito tutti ad ascoltare questo Ep, sorvolando (eventualmente) sul fattore politico.
Anthony

Band : Voland
Album : Voland 2
Paese : Italia
Città : Bergamo
Line up: Haiwas (Tutti gli strumenti)
               Rimmon (Voce)
Contatti : Facebook
                E-mail


sabato 15 febbraio 2020

Blood Crush : Il video del singolo Twisted Love !


Ed eccolo finalmente, avevo parecchio hype riguardo questo video, innanzitutto perché Nicole è un'amica e sono entusiasta per i suoi successi personali, ed inoltre perché è una brava artista, una grande professionista che ha saputo circondarsi da altrettanti grandi musicisti, che sono riusciti a canalizzare l'attenzione anche di chi non ama particolarmente il metal con voci femminili e meno canonico sul loro progetto, tanto da realizzare, con sommo piacere, più di mille visualizzazioni in una sola notte dopo l'upload!
Quindi che dire, vi ricordo che il singolo è acquistabile su DistrokidiTunes e Google Play e vi lascio al video ! Buon ascolto.
Anthony


domenica 2 febbraio 2020

Blood Crush, il singolo di debutto "Twisted Love"


Avevo già conosciuto Nicole Willerton, con la quale è nata poi una bella amicizia, qui nella Stanza B-151, quando la band in cui allora militava, i "New Zone" stava iniziando ad attirare l'attenzione e, fui il primo in Italia, a realizzare una intervista alla bella cantante svedese. Oggi, accantonata l'esperienza "New Zone", la ritroviamo leader di un progetto totalmente nuovo, fresco, che ha saputo immediatamente far parlare di se, ovvero la nuova band "Blood Crush", che ha annunciato l'uscita del suo singolo di debutto "Twisted Love", che sarà accompagnato da un videoclip ufficiale. La data è fissata per il 14 Febbraio e non ci resta che attendere trepidanti per scoprire il sound del nuovo album, di cui sicuro parlerò in un futuro non troppo lontano!
Tenetevi pronti a passare un San Valentino innamorati del sangue !
Anthony
Line-up:
Nicole Willerton - Vocals/Screams
Bradley Hall - Guitar
Hareth Khalfan - Bass
Phil Martin - Drums


sabato 1 febbraio 2020

Aleister Crowley - I Racconti della Bestia


Lo aspettavo da un po' e finalmente è nelle mie mani, il bellissimo volume edito da "Edizioni Arcoiris" che presenta il secondo volume de "La Biblioteca di Lovecraft", dedicato al noto occultista "Aleister Crowley", personaggio controverso, che da sempre suscita l'interesse di chi si dedica al macabro e da sempre ispira artisti di ogni genere, come ad esempio "Steve Sylvester", leggendario frontman dei "Death SS", che non hanno certo bisogno di presentazione, che qui scrive l'introduzione.
Il volume il questione, dal potente titolo "I Racconti della Bestia", in comodo formato tascabile e con una splendida copertina molto piacevole al tatto, contiene ben dieci racconti scritti da Crowley di proprio pugno, tradotti per l'occasione e raccolti in questa che è di fatto la prima antologia dedicata al maestro dell'esoterismo, in lingua italiana: Ben otto, dei dieci racconti infatti, non erano mai stati tradotti prima nella nostra lingua, cosa che rende questo libro una vera chicca per chiunque sia appassionato non solo di tutto ciò che riguarda il mondo della paura e dello spavento, ma anche a chi semplicemente si interessa di storia, biografie o letteratura in generale.
Quindi, nell'attesa della recensione che posterò qui nella Stanza B-151; vi invito a recuperare "I Racconti della Bestia", insieme al primo volume della collana, dedicato al Maestro dei maestri: H.P. Lovecraft, che potete trovare QUI.
Continuate a seguire i post della Stanza, per non perdervi la recensione !
Anthony