A cura di Anthony
Primo lavoro in studio di questa band
giovane, ma i cui membri hanno già una notevole esperienza, che
irrompe sulla scena italica con un Ep di debutto che colpisce già
dalla copertina, forse un po' troppo “scarabocchiata”, ma noi
siamo qui a valutare la musica e non ci facciamo abbindolare da
queste cose secondarie !
Il primo pezzo è “Aibohphobia”,
una intro di poco più di un minuto e mezzo che ci fa addentrare nel
mondo oscuro raccontato in musica dai Keres. Una chitarra tutto
sommato calma, sporcata da un basso opprimente e minaccioso e devo
dire che se l' intento era quello di creare una certa tensione,
l'intro ci riesce benissimo. La potenza, quella vera, arriva con “The
Unworthy Ones” ed il suo scream iniziale. Si nota immediatamente il
guitar working per niente banale e mai piatto, un brano che richiama
i Behemoth di “Zos Kia Cultus”, così come “Strings of Fate”,
torna un Blackened Death Metal superbo ed originale, che però mai va
ad intaccare i canoni del genere. Colpiscono le vocals alternate tra
uno scream non molto acido a dire il vero, ad un growl abbastanza
cavernoso e che deve molto a Belphagor. Una cattiveria ed una potenza
notevoli, quando le corse in doppia cassa prendono possesso della
scena e questo brano è caratterizzato da sfoghi dietro le pelli,
prima di un intermezzo acustico inaspettato e gradevolissimo, un'
idea stupenda e malsana, che aggiunge tensione e anche cattiveria a
tutta la composizione, grandissimi !!
“Heresy”, parte lento per poi
sfociare immediatamente in un infernale corsa attraverso le tenebre.
L'Influenza di band come Necronomicon, ma anche vocals tipiche di
band più classiche, come Ancient, è palese e distinguibile, nell'
immensità di note che i “Keres” vomitano battuta dopo battuta,
ma sempre con dedizione, chiarezza ed originalità. Questa
title-track racchiude tutto il meglio che una band giovane come
questa può dimostrare, un lavoro che lascia col fiato sospeso di
traccia in traccia. “Phosphorus” è forse il brano più veloce ed
estremo di questo mini-cd, con un lavoro sulle corde pazzesco ed una
batteria paragonabile ad una mitragliatrice, non c'è un attimo di
pace, non un secondo di respiro, tutto è finalizzato ad arricchire i
pezzi. Anche la produzione stessa del disco, seppur non impeccabile,
è assolutamente adatta al tipo di sound proposto e credo che una
produzione più plastica, avrebbe di sicuro tolto magia e
magnificenza ad una band che si fa notare non solo per originalità
di composizione, ma anche per una esecuzione eccellente. “Dawn of
the Titans” è purtroppo l' ultima traccia dalla bella intro
cadenzata, un brano che mi fa pensare ai brasiliani “Unearthly”,
un pezzo che gira più volentieri verso il death metal, con chitarre
pesanti e granitiche e growl cupi. A mio avviso, questo “ Dawn of
the Titans” è un po' la traccia più debole di tutto il lavoro, ma
attenzione, è assolutamente degno di far parte di questo Ep, e devo
dire che chiude bene “Heresy”.
In conclusione, si tratta di un lavoro
che rasenta la perfezione, sono poche le band, soprattutto in Italia,
che si dedicano al Blackened Death Metal e che lo fanno con un grande
amore e passione per questa musica estrema, e che riescono ad
ottenere certi risultati. Una band da tenere d' occhio per le
prossime release e nel frattempo, goderci questo esordio da paura !
Assolutamente consigliato.
Anthony
Band : Keres
Line Up :
Ares - vocals,
Astahrot - guitar,
Hrymr - bass,
Notrhakr - guitar
Genere : Blackened Death Metal / Black - Death Metal
Paese : Italia
Città - /
Discografia : "Heresy" ( Ep 2016)
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